Il bambino ha bisogno di imparare ad usare il proprio potere di di "pensare" e di "sentire", di usare le proprie risorse interne per risolvere i problemi, stabilire un senso di identità indipendente e autonoma, senza dover rinunciare al sostegno dei propri genitori. In questo processo il bambino comincia a separarsi opponendosi a tutto quello che i genitori vogliono (la fase del "no"). Normalmente l'opposizione più forte è nei confronti della madre, perchè è con lei che il bambino ha instaurato la prima relazione simbiotica. Il bambino capisce che gli altri sono diversi nel loro modo di pensare solo dopo che essi hanno spiegato il loro pensiero. Il bambino non è ancora è in grado di "mettersi nei panni dell'altro" e non ha raggiunto una piena capacità empatica. In questo stadio il bambino sperimenta e capisce che ha dei limiti e non può gestire il mondo da una posizione di onnipotenza. Egli impara che non può sopravvivere da solo.
In questa fase si consolida la fiducia nella possibilità di essere accolti e protetti nei momenti di bisogno, pur manifestando la propria diversità.
In questa fase di separazione è importante essere flessibili alle richieste del figlio ed essere fermi in relazione a ciò che può costituire un pericolo. E' importante permettere al bambino di essere separato da loro, esprimere la sua negatività e ambivalenza, pur se questo può generare sentimenti di rabbia.
Ecco alcuni esempi di incoraggiamento alla responsabilizzazione del bambino:
- incoraggiare il bambino ad utilizzare il pensiero logico e consequenziale (legame causa - effetto): "se cammini con le scarpe infangate, sporcherai il pavimento e dovrai pulirlo";
- dare regole in modo chiaro, congruente e allo stesso tempo amorevole. Dire al bambino "fai così" piuttosto che "non fare", dire "fai attenzione" piuttosto che "non farti male";
- inviare permessi per pensare e sentire: "sono contento che ti separi da me", "fai bene ad esprimere le tue emozioni", fai bene a pensare con la tua testa"
I BISOGNI DEI GENITORI
L'oppositività e la negatività del bambino, in questa fase di sviluppo, può irritare e stancare i genitori.
E' importante che essi sappiano gestire i propri sentimenti, evitando di litigare fra di loro.
Quando i genitori si confrontano con questa fase della crescita individuale del bambino, ritornano a sperimentare il loro vissuto riguardo alla dipendenza, alla separazione e alla rabbia.
I genitori si devono sostenere tra loro e devono parlare dei loro sentimenti, prestando maggiore attenzione ai loro bisogni. L'adulto che risperimenta questo stadio di sviluppo ha bisogno di stabilire un nuovo senso di indipendenza, individualità e separazione, ha la necessità di stabilire e distinguere tra ciò che è proprio e ciò che è degli altri. Il terzo stadio è significativo per le persone che stanno rompendo una relazione di dipendenza ( fidanzamento, matrimonio, amicizia), che stanno sviluppando una nuova posizione personale, che stanno allevando un bambino di questa età.
(fine quarta parte)
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