venerdì 3 luglio 2020

CLINICA PSICOANALITICA DELLA PSICOSOMATICA - NATASCIA RANIERI

CORSO DI SPECIALIZZAZIONE SULLA CLINICA DEI NUOVI SINTOMI. Quarta Giornata.
Sabato 9 maggio 2020
Corpo e clinica psicosomatica: tema fondamentale che inaugura la psicoanalisi. Non c'è niente di naturale nel rapporto del soggetto col corpo (Freud); il corpo è soggetto ad influenze storico - culturali. La psicoanalisi nasce per curare le "bizzarrie" del corpo che la medicina non sapeva curare (paralisi isteriche). Dalla suggestione (ipnosi) alla cura della  parola. Il corpo può sostituirsi alla parola; il corpo è teatro del conflitto psichico. Nel sintomo del corpo non c'è la volontà, la consapevolezza del soggetto: è una determinazione inconscia dovuta alla pulsione di morte (spinta che orienta verso la morte piuttosto che verso il piacere). L'ingovernabilità del corpo garantisce paradossalmente la salvezza, la tenuta del corpo. Noi non sappiamo cosa sta succedendo nel  nosttro corpo. E' l'immagine del corpo che garantisce l'unitarietà del corpo.
Quando il corpo si ammala facciamo esperienza di questa ingovernabilità perchè perdiamo il conforto del senso di unitarietà. Nella clinica incontriamo due tipi di accidenti del corpo; non tutte le patologie del corpo sono riconducibili a cause psichiche. L'accidente del corpo si iscrive nella storia del soggetto (ma questo accade a posteriori).
La parola non sempre può avere degli effetti sulla patologia del corpo. Può essere che un trauma sia alla base di una patologia. Iscrivere la propria patologia all'interno di una storia toglie la centralità alla patologia e questa perde di forza nella vita del soggetto.
Nei sintomi di conversione isterica non c'è una lesione organica; sono il prodotto di un fantasma inconscio contaminato dalla influenza sociale. I sintomi di conversione possono sparire sotto ipnosi quindi sono suscettibili dalla suggestione. E' un messaggio che il soggetto costruisce per fare appello all'altro. L'origine è un conflitto psichico rimosso  che ritorna nella sua forma cifrata, simbolica del sintomo. Il SCI ha valore metaforico (un elemento che sostituisce un altro elemento) è un compromesso. C'è una rimozione della pulsione sessuale (anche solo immaginata) per convenzione sociale e al suo posto emerge qualcos'altro in forma cifrata (simbolico).
Trattamento immaginario del corpo : il corpo diventa un enigma da decifrare.
I sintomi , nella CI, sono interpretabili; la parola dell'altro ha un effetto se viene dimostrato che S1 sta al posto di S2, dove S1 è il sintomo di conversione isterica e S2 è l'elemento rimosso ( I = S1/S2).
Se l'elemento rimosso viene linguisticamente mobilizzato, spiegato, il sintomo non ha più motivo di essere e si dissolve. Il SCI fa appello allo sguardo dell'altro, è culturalmente legato all'altro.
Nella malattia psicosomatica il corpo è realmente malato, ma non se ne capisce la causa. Non c'è una compiacenza del corpo a farsi teatro, ma c'è un buco reale del corpo.
Nella MP c'è una FISSAZIONE PULSIONALE (fissità della pulsione, coè la pulsione resta ancorata alla meta autoerotica) che è il contrario della sublimazione (soddisfazione alternativa). Non c'è una formazione di compromesso. La MP rappresenta un fallimento (cortocircuito) dell'inconscio.
Il soggetto parla e associa un trauma al fenomeno psicosomatico, una perdita difficilmente elaborata.
Il trauma incide una traccia sul corpo. Incontriamo una nota di melanconia o depressiva. Il soggetto trova impossibile operare il lavoro del lutto. Nessuna interpretazione ha efficacia; la parola, in questo caso, non può curare il corpo. I Fenomeni Psicosomatici possono essere incontrati sia nelle nevrosi che nelle psicosi. Come la psicoanalisi può ascoltare i FP?
Operatività o meno della METAFORA PATERNA, ovvero se l'Edipo è stato o meno efficace.
Il primo rapporto del bambino con la madre è di tipo fusionale (luna di miele fra il b. e la madre). Il corpo del bambino e della madre tendono ad essere uno (il movimento libidico è di fusionbilità cannibalica). Il padre si inserisce per separare questa fusione. Il movimento paterno è una funzione; la madre deve acconsentire che un elemento terzo (una funzione simbolica) entri nella fusione per aprire e consentire al bambino di liberarsi dalla morsa materna (cannibalica).
La metafora sostituisce un elemento con un altro elemento. Il nome del padre (NP) castra il desiderio della madre (MD) e il bambino può essere liberato. Se un soggetto ha fatto esperienza di questo movimento allora la metafora è operativa. La castrazione è l'esperienza dell'impossibilità di essere uno con l'altro. Uscire dal desiderio materno vuol dire subire una castrazione che però libera il bambino, che rinuncia ad essere tutto per la madre.
I FP mettono in luce (più che la struttura culturale e linguistica del corpo) l'esperienza istintuale del soggetto (l'esperienza del godimento del corpo).
Le bizzarrie del corpo:
corpi frammentati (shizofrenia)
corpi come sacchi vuoti ( melanconia)
corpi pesanti (obesità)
corpi anoressici
La dimensione del godimento del corpo è centrale nei FP: c'è impedimento di godimento per "fissazione pulsionale" o "immobilizazione libidica"; una parte del corpo è investita in senso autoerotico. La pulsione non si muove intorno ad una mancanza, ma su una parte del proprio corpo.
L'analista può "scongelare" il desiderio "congelato" dell'altro  attraverso il transfert (l'interpretazione non produce cambiamento).