mercoledì 23 agosto 2017

CRESCITA E SVILUPPO - STADIO DELLA RIGENERAZIONE, DELL'ESPANSIONE E DEL CONSOLIDAMENTO (DAI 13 AI 19 ANNI)

I BISOGNI E LE METE DI SVILUPPO IN ADOLESCENZA

 La conquista della piena autonomia, l'unificazione degli stati dell'io, l'integrazione sociale, avere relazioni sociali gratificanti, vivere una sessualità soddisfacente, abbracciare ideali e valori che concorrino alla propria realizzazione sono alcuni dei compiti di sviluppo di questa fase della vita.
I sentimenti dei giovani in questa fase della vita sono caratterizzati da una forte ambivalenza, i loro comportamenti possono apparire fortemente contraddittori, i modelli di riferimento con i quali confrontarsi o da imitare diventano degli idoli  assoluti. 
E' possibile che in questo periodo il contesto familiare diventi un terreno di scontro generazionale fra genitori e figli , mentre sempre più importanza acquisiscono il gruppo dei pari, l'amico del cuore e il/la boy/girl - friends.

 Le mete di sviluppo di questa fase sono:
  • l'elaborazione dei problemi in precedenza non risolti
  • acquisire informazioni e fare esperienze sessuali
  • attuare una sempre maggiore separazione dalla relazione con i genitori
  • raggiungere una piena integrazione dell’identità personale

I COMPITI DEI GENITORI
In questa fase è importante mantenere una visione ampia del percorso di crescita che i figli stanno compiendo e non far mancare loro il sostegno e la fiducia anche nella divergenza.

I messaggi positivi da inviare :
  •  è OK crescere
  •  puoi essere una persona  sessuale e avere ancora dei bisogni
  •  puoi essere separato e sapere di essere il benvenuto se e quando tornerai a casa di nuovo
  •  é OK essere responsabile di bisogni, sensazioni,comportamenti
  •  é OK avere i propri principi morali



 I BISOGNI DEI GENITORI
 Anche negli Adulti possono "ripresentarsi" bisogni "adolescenziali", in particolar modo quando si trovano ad affrontare periodi in cui vivono nuovi aspetti morali o attuano nuove abilità, stanno lasciando una relazione, una casa, un' attività, una località, quando sono alla fine di qualche processo o hanno figli adolescenti.

martedì 22 agosto 2017

CRESCITA E SVILUPPO - STADIO DELL'ATTIVITA' CREATIVA E DELLO SVILUPPO DI ABILITA' E COMPETENZE (6 - 12 ANNI)

I BISOGNI E LE METE DI SVILUPPO DEL BAMBINO
Con l'inizio della scuola elementare comincia un lungo periodo in cui il bambino impiega gran parte del suo tempo a capire e a confrontarsi con la realtà al di fuori della famiglia.
I bambini sono desiderosi di crescere, apprendere nuove competenze e abilità, a sviluppare relazioni con i loro coetanei. Sono molto attenti alle differenze nell'aspetto fisico e ai ruoli all'interno delle relazioni sociali. 
La competizione è una caratteristica di questa fase.
La formazione dell'immagine di sè è in rapporto a competenze (scolastiche, atletiche, artistiche, sociali) e abilità e determina la posizione sociale nel gruppo dei pari.
I bambini e le bambine tendono a formare gruppi separati; questa separazione permette loro di identificarsi meglio con il proprio sesso.
Il pensiero assume connotazioni sempre più logiche e razionali (stadio del pensiero operatorio concreto, Piaget) che gli consente di comprendere una serie di regole sociali. Si sviluppa una maggiore empatia: il bambino diventa più abile nel considerare il punto di vista altrui e ha un maggiore controllo delle sue emozioni. Si forma il senso morale; il bambino è interessato ai diversi ruoli sociali, a comprenderne significato e funzioni, diventa capace di organizzare i suoi comportamenti in vista di un obiettivo e si impegna a raggiungerlo.

Le mete di sviluppo di questa fase sono:
  • sperimentare modi diversi di fare le cose
  • sviluppare nuove abilità fisiche, intellettuali e sociali
  • decidere quali valori sono adatti a sè stesso
  • costruire una propria morale
  • fare errori per imparare
  • avere contatti contatti con persone al di fuori del proprio ambiente familiare




I COMPITI DEI GENITORI
In questa fase è importante che i genitori aiutino il bambino a consolidare la propria personalità mandando messaggi positivi:
  •  puoi pensare prima di fare diventare tua una regola
  •  puoi farcela; puoi scoprire un tuo modo di fare le cose
  •  fidati delle tue sensazioni e dei tuoi sentimenti
  •  é OK fare le cose a modo tuo
  •  puoi avere pareri diversi dai miei
  • é OK che tu abbia i tuoi principi morali
Occorre discutere costruttivamente  del suo comportamento e delle decisioni da lui prese, aiutarlo ad affrontare la pressione del gruppo dei coetanei e ad organizzare il proprio tempo.

I BISOGNI DEI GENITORI
Come i bambini tra i 6 e i 12 anni anche gli adulti hanno bisogno periodicamente di apprendere e sviluppare nuove abilità e competenze, decidere quali valori fare propri e quali obiettivi perseguire. Fare questo comporta il confronto con i metodi e la morale degli altri.
Questo stadio è significativo per persone che vogliono apprendere nuove competenze, cambiano cultura e allevano bambini in questa fase della crescita.
(fine sesta parte)

lunedì 21 agosto 2017

CRESCITA E SVILUPPO - STADIO DELL'IDENTITA', DELLA SOCIALIZZAZIONE E DELLA INDIVIDUAZIONE (3 - 6 ANNI)

I BISOGNI E LE METE DI SVILUPPO DEL BAMBINO
In questo stadio i bambini beneficiano dei cambiamenti fisici collegati al loro sviluppo; le abilità motorie di base si sono sviluppate così come anche il linguaggio. Ciò incrementa il senso di autonomia e di sicurezza.
Il bambino ancora non dispone del pensiero logico, ma può cogliere alcuni semplici rapporti di causa effetto. Egli ama fantasticare e fare uso dell'immaginazione (amico immaginario). In questo stadio i bambini cominciano a chiedere il "perchè" delle cose e questo loro continuo domandare ha diversi scopi: esercitare il pensiero, scoprire se gli adulti hanno una risposta per tutto e, soprattutto, soddisfare la loro curiosità.
Dal punto di vista emotivo-sociale, il bambino aumenta la sua capacità di sostituire le figure primarie con altre o con simboli che le rappresentano; le figure primarie vengono interiorizzate e si forma la capacità di pensare al genitore lontano. Aumenta quindi la consapevolezza della propria individualità. Il bambino incomincia ad esprimere verbalmente sentimenti e stati d'animo. Si sviluppa l'identificazione col genitore dello stesso sesso.
Dal punto di vista sociale, il bambino è in grado di stabilire relazioni serene con altri bambini e adulti al di fuori della famiglia. E' in grado di interagire e giocare in modo cooperativo, si impegna in giochi di finzione ed esplora ruoli sociali diversi. Impara i concetti di giusto e sbagliato, buono e cattivo. Ha una coscienza di sè sempre più chiara e inizia a valutare il proprio comportamento in relazione agli altri.
In sintesi i bisogni dei bambini in questo stadio sono:
  • decidere la propria posizione all'interno della famiglia e della società a partire dalla percezione di essere separati (io sono OK - tu sei OK)
  • ridefinire e aggiornare la propria identità
  • sviluppare le proprie abilità comunicative
  • identificare la propria sessualità
  • espandere l'immaginazione e distinguere tra fantasia e realtà
  • conquistare le prime competenze nel controllo degli impulsi
  • sperimentarsi nelle relazioni sociali
  • prendere coscienza del proprio potere come persona valutando le conseguenze del proprio comportamento
  • valutare il proprio modo di essere; sano, malato, maschio, femmina, potente, impotente.

I COMPITI DEI GENITORI 
  • rispondere alle domande dei bambini  stimolando la loro capacità di riflessione e di soluzione autonoma dei problemi;
  • rispettare l'unicità e le qualità del bambino, promuovendo comportamenti sociali adeguati;
  • aiutare i bambini a distinguere tra fantasia e realtà fornendo informazioni chiare su ciò che è reale e ciò che non lo è;
  • non usare il meccanismo della disconferma minimizzando l'altro o le sue capacità o la situazione problematica;
  • sostenere il bisogno di esplorazione del bambino sia in senso individuale sia in senso sociale;
  • aiutarlo ad esprimere i propri pensieri e i propri sentimenti senza averne paura;
  • insegnargli a riconoscere le conseguenze del proprio comportamento.

I BISOGNI DEI GENITORI
L'adulto che sperimenta questa fase vuole riscoprire chi è, cosa significa essere del proprio sesso, sperimentarsi nelle relazioni sociali, considerare aspetti quali il proprio potere, l'essere pazzo o magico, l'essere sano o malato, dare un nome alle sue paure.
(fine quinta parte)

sabato 12 agosto 2017

CRESCITA E SVILUPPO - STADIO DELLA PRIMA SEPARAZIONE (18 MESI - 3 ANNI)

I BISOGNI E LE METE DI SVILUPPO DEL BAMBINO
Il bambino ha bisogno di imparare ad usare il proprio potere di di "pensare" e di "sentire", di usare le proprie risorse interne per risolvere i problemi, stabilire un senso di identità indipendente e autonoma, senza dover rinunciare al sostegno dei propri genitori. In questo processo il bambino comincia a separarsi opponendosi a tutto quello che i genitori vogliono (la fase del  "no"). Normalmente l'opposizione più forte è nei confronti della madre, perchè è con lei che il bambino ha instaurato la prima relazione simbiotica. Il bambino capisce che gli altri sono diversi nel loro modo di pensare solo dopo che essi hanno spiegato il loro pensiero. Il bambino non è ancora è in grado di "mettersi nei panni dell'altro" e non ha raggiunto una piena capacità empatica. In questo stadio il bambino sperimenta e capisce che ha dei limiti e non può gestire il mondo da una posizione di onnipotenza. Egli impara che non può sopravvivere da solo.
In questa fase si consolida la fiducia nella possibilità di essere accolti e protetti nei momenti di bisogno, pur manifestando la propria diversità.

 I COMPITI DEI GENITORI
In questa fase di separazione è importante essere flessibili alle richieste del figlio ed essere fermi in relazione a ciò che può costituire un pericolo. E' importante permettere al bambino di essere separato da loro, esprimere la sua negatività e ambivalenza, pur se questo può generare sentimenti di rabbia.
Ecco alcuni esempi di incoraggiamento alla responsabilizzazione del bambino:
  1.  incoraggiare il bambino ad utilizzare il pensiero logico e consequenziale (legame causa - effetto): "se cammini con le scarpe infangate, sporcherai il pavimento e dovrai pulirlo";
  2. dare regole in modo chiaro, congruente e allo stesso tempo amorevole. Dire al bambino "fai così" piuttosto che "non fare", dire "fai attenzione" piuttosto che "non farti male";
  3. inviare permessi per pensare e sentire: "sono contento che ti separi da me", "fai bene ad esprimere le tue emozioni", fai bene a pensare con la tua testa"

I BISOGNI DEI GENITORI
L'oppositività e la negatività del bambino, in questa fase di sviluppo, può irritare e stancare i genitori.
E' importante che essi sappiano gestire i propri sentimenti, evitando di litigare fra di loro.
Quando i genitori si confrontano con questa fase della crescita individuale del bambino, ritornano a sperimentare il loro vissuto riguardo alla dipendenza, alla separazione e alla rabbia.
I genitori si devono sostenere tra loro e devono parlare dei loro sentimenti, prestando maggiore attenzione ai loro bisogni. L'adulto che risperimenta  questo stadio di sviluppo ha bisogno di stabilire un  nuovo senso di indipendenza, individualità e separazione, ha la necessità di stabilire e distinguere tra ciò che è proprio e ciò che è degli altri. Il terzo stadio è significativo per le persone che stanno rompendo una relazione di dipendenza ( fidanzamento, matrimonio, amicizia), che stanno sviluppando una nuova posizione personale, che stanno allevando un bambino di questa età.
(fine quarta parte)

venerdì 11 agosto 2017

CRESCITA E SVILUPPO - STADIO DELL'ESPLORAZIONE (18 - 24 MESI)

I BISOGNI E LE METE DI SVILUPPO DEL BAMBINO
In questa fase, accanto ai bisogni legati al nutrimento, comincia a svilupparsi il bisogno di esplorare, di  nutrire i sensi, di fare e agire sulle cose (toccare, odorare ecc.). Questa fase è importante per la costruzione dei primi rudimentali pensieri; il bambino, iniziando la sua avventura esplorativa del mondo, comincia a scoprire le prime connessioni tra pensiero e azione.
La prima esplorazione è rivolta verso sè stesso: il bambino scopre le mani, i piedi, la bocca, l'effetto del pianto, la direzione dei suoni, ecc. E' curioso di ogni cosa che lo circonda e che colpisce i suoi sensi. Il bambino si diverte ad esplorare gli oggetti che formano il suo mondo guardandoli, manipolandoli e portandoli alla bocca.
Tra i 12 e i 18 mesi si hanno due grandi conquiste: la locomozione eretta e la comunicazione verbale.
Camminare permette al bambino di espandere il campo dell'esplorazione; la conquista della parola gli permette un maggiore controllo sulla realtà: può esprimere desideri, intenzioni, volontà.
Il processo di differenziazione avanza: il bambino si individua più chiaramente come persona; non solo la madre è distinta da sè, ma anche il resto del mondo comincia ad essere percepito come separato.

I COMPITI DEI GENITORI
In questa fase il bambino si comporta come un "piccolo esploratore" di conseguenza il compito dei genitori è quello di assecondare la naturale curiosità del bambino, incitandolo ad apprendere e rinforzando la sua capacità di fare, ma anche individuare un equilibrio tra i bisogni di esplorazione e quelli di protezione del bambino (due "sì" per ogni "no"). In questa fase non è produttivo spendere molto tempo ed energie nel tenere il bambino pulito e ordinato. E' più importante rendere sicuro l'ambiente in cui il bambino esplora e fornire valide alternative di gioco per distrarlo da situazione pericolose. Il gioco è un grosso stimolo per la sperimentazione: da prediligere giocattoli semplici, costruiti con materiali grezzi o addirittura oggetti della quotidianetà (tappi, barattoli, mestoli, coperchi, ecc.). Le favole inoltre sono un'importante occasione per inviare al bambino messaggi positivi e per creare una positiva interazione e intimità tra genitore e figlio.

I BISOGNI DEI GENITORI
Nutrire i sensi  attraverso azioni specifiche continua per tutta la vita ed è legato al potere di fare le cose, di agire, di trovare alternative alla soluzione dei problemi e di seguire le proprie esigenze interiori piuttosto che quelle socialmente accettate. E' importante che i genitori sappiano ritagliarsi degli spazi in cui distrarsi e occuparsi di sè stessi. 
Questo stadio viene "risperimentato" da persone che entrano in un nuovo ambiente, che stanno apprendendo nuove abilità, che stanno raggiungendo un nuovo livello di indipendenza o che stanno allevando un bambino in questa fase di esplorazione.

mercoledì 9 agosto 2017

CRESCITA E SVILUPPO - STADIO DELL'ESISTERE (0-6 MESI)

I BISOGNI E LE METE DI SVILUPPO DEL BAMBINO
In questa fase il bambino esprime dei bisogni primari: bisogni fisiologici, bisogni orali, il bisogno di essere accudito, curato, di ricevere attenzione e cure. Rispondere a questi bisogni è fondamentale per la sua esistenza. Dalle risposte che riceverà alle sue richieste e ai suoi bisogni dipenderà la percezione di "meritare di esistere" così com'è. I genitori con le loro risposte appropriate rafforzeranno il senso di adeguatezza del bambino e lo confermeranno sul piano dell' ESSERE.
Il neonato che sente capiti e accolti i propri bisogni in una relazione di ATTACCAMENTO sana e genuina con almeno un adulto significativo svilupperà la fiducia in sè stesso (i miei bisogni possono esssere accolti), fiducia negli altri (gli altri accoglieranno i miei bisogni) e fiducia nel mondo (questo è un mondo in cui io posso vivere).
Decidere che va bene esistere e fidarsi, è il primo passo verso lo sviluppo dell' AUTOSTIMA.
Una buona DIPENDENZA è la base per una buona INDIPENDENZA futura.
 
I COMPITI DEI GENITORI
  • offrire carezze positive al bambino rispondendo prontamente ai suoi bisogni fisiologici (fame,sete, igiene) e ai suoi bisogni di contatto fisico (accarezzare, abbracciare, toccare, parlare, ecc.)
  • dare permessi "per esistere" attraverso messaggi verbali e non verbali che affermano l'accettazione incondizionata del bambino per quello che è



I BISOGNI DEI GENITORI
Crescere un neonato non è un campito facile: accanto alla gioia c'è anche un notevole dispendio di energie e i genitori hanno bisogno di aiuto.
Il primo stadio viene risperimentato da persone che si trovano in un periodo di rapidi cambiamenti,  all'inizio di un nuovo processo , persone stanche, malate osotto stress, donne incinte o che stanno accudendo un neonato. Durante questo stadio possono riemergere sentimenti legati alla dipendenza e alla cura di sè, al bisogno di essere accuditi e coccolati; in sintesi si ha bisogno di rifornirsi di energia attraverso l'intimità, il contatto fisico e i messaggi sul piano dell'essere del tipo "tu esisti".
(fine seconda parte)

martedì 8 agosto 2017

CRESCITA E SVILUPPO - IL CICLO EVOLUTIVO SECONDO PAMELA LEVIN

La crescita umana è un ciclo di sviluppo composto di stadi che cominciano nell'infanzia fino all'età adulta e poi si ripetono continuamente nel corso della vita. Ogni stadio è caratterizzato da specifici temi o compiti di sviluppo. La RISPERIMENTAZIONE  di uno stadio permette la rielaborazione di contenuti specifici relativi a fasi precedenti e la soddisfazione di specifici bisogni ad un livello sempre più evoluto ed articolato.
Pamela Levin individua 6 stadi che vanno dall'infanzia all'adolescenza. Il 7° ed ultimo stadio è quello che va dai 19 anni alla vita adulta. Le persone che entrano nel settimo stadio hanno completato il primo ciclo di sviluppo e ripetono continuamente i primi 6 stadi affrontando gli stessi temi specifici e compiti di sviluppo, ad un livello più evoluto e sviluppando una maggiore efficacia.

Essere genitori fa ritornare ai bisogni e alle angosce che caratterizzano la fase evolutiva del proprio bambino e questo può essere doloroso. Se però i genitori riconoscono questi bisogni per quello che sono, avranno l'opportunità di riaffrontare i problemi da loro vissuti in quello stadio e di trovare una soluzione migliore di quella individuata nel passato. In quanto persone adulte si possono sentire, scoprire e soddisfare più adeguatamente i propri bisogni. 
  1. STADIO DELL'ESISTERE (0 - 6 mesi)
  2. STADIO DELL'ESPLORAZIONE (6 - 18 mesi)
  3. STADIO DELLA PRIMA SEPARAZIONE (18 mesi - 3 anni )
  4. STADIO DELLA SOCIALIZZAZIONE, DELL'IDENTITA' E DELL'IMMAGINAZIONE          (3 - 6 anni)
  5. STADIO DELL'ATTIVITA' CREATIVA E DELLO SVILUPPO DI ABILITA' E COMPETENZE   ( 6 - 12 anni)
  6. STADIO DELLA RIGENERAZIONE, DELL'ESPANSIONE E DEL CONSOLIDAMENTO (dai 13 ai 19 anni)
(fine prima parte)

giovedì 3 agosto 2017

IL VALORE DEL RISPETTO NELLA RELAZIONE EDUCATIVA

Rispettare la personalità in formazione del bambino significa:
- rispettare la sua UNICITA', la sua diversità e separatezza
- aiutare il bambino a riconoscere ed elaborare i sentimenti come la rabbia, la tristezza, la gelosia, la paura, piuttosto che deriderli, negarli o ignorarli


- non fare paragoni sgradevoli con altri compagni e non etichettare un bambino con espressioni del tipo: "pecora nera", "ciccione" , ecc.
- accettare i primi segni di maturità fisica che si verificano in adolescenza e accoglierli con comprensione
- non svalutare la comunicazione di un bambino: banalizzare, fingere di non sentire, cambiare argomento,  interromperlo quando parla, parlare al suo posto, ridicolizzarlo, negare con i fatti ciò che si dice a parole
- riconoscere l'importanza della comunicazione nell'infanzia attraverso l'uso di un linguaggio concreto e chiaro, coerente e onesto, facilmente comprensibile dal bambino
- riconoscere la gradualità dei ritmi di crescita del bambino tenendo conto della gradualità delle capacità di comprensione, contenimento ed elaborazione di ciò che vede, sente e vive.