In questo stadio i bambini beneficiano dei cambiamenti fisici collegati al loro sviluppo; le abilità motorie di base si sono sviluppate così come anche il linguaggio. Ciò incrementa il senso di autonomia e di sicurezza.
Il bambino ancora non dispone del pensiero logico, ma può cogliere alcuni semplici rapporti di causa effetto. Egli ama fantasticare e fare uso dell'immaginazione (amico immaginario). In questo stadio i bambini cominciano a chiedere il "perchè" delle cose e questo loro continuo domandare ha diversi scopi: esercitare il pensiero, scoprire se gli adulti hanno una risposta per tutto e, soprattutto, soddisfare la loro curiosità.
Dal punto di vista emotivo-sociale, il bambino aumenta la sua capacità di sostituire le figure primarie con altre o con simboli che le rappresentano; le figure primarie vengono interiorizzate e si forma la capacità di pensare al genitore lontano. Aumenta quindi la consapevolezza della propria individualità. Il bambino incomincia ad esprimere verbalmente sentimenti e stati d'animo. Si sviluppa l'identificazione col genitore dello stesso sesso.
Dal punto di vista sociale, il bambino è in grado di stabilire relazioni serene con altri bambini e adulti al di fuori della famiglia. E' in grado di interagire e giocare in modo cooperativo, si impegna in giochi di finzione ed esplora ruoli sociali diversi. Impara i concetti di giusto e sbagliato, buono e cattivo. Ha una coscienza di sè sempre più chiara e inizia a valutare il proprio comportamento in relazione agli altri.
In sintesi i bisogni dei bambini in questo stadio sono:- decidere la propria posizione all'interno della famiglia e della società a partire dalla percezione di essere separati (io sono OK - tu sei OK)
- ridefinire e aggiornare la propria identità
- sviluppare le proprie abilità comunicative
- identificare la propria sessualità
- espandere l'immaginazione e distinguere tra fantasia e realtà
- conquistare le prime competenze nel controllo degli impulsi
- sperimentarsi nelle relazioni sociali
- prendere coscienza del proprio potere come persona valutando le conseguenze del proprio comportamento
- valutare il proprio modo di essere; sano, malato, maschio, femmina, potente, impotente.
I COMPITI DEI GENITORI
- rispondere alle domande dei bambini stimolando la loro capacità di riflessione e di soluzione autonoma dei problemi;
- rispettare l'unicità e le qualità del bambino, promuovendo comportamenti sociali adeguati;
- aiutare i bambini a distinguere tra fantasia e realtà fornendo informazioni chiare su ciò che è reale e ciò che non lo è;
- non usare il meccanismo della disconferma minimizzando l'altro o le sue capacità o la situazione problematica;
- sostenere il bisogno di esplorazione del bambino sia in senso individuale sia in senso sociale;
- aiutarlo ad esprimere i propri pensieri e i propri sentimenti senza averne paura;
- insegnargli a riconoscere le conseguenze del proprio comportamento.
I BISOGNI DEI GENITORI
L'adulto che sperimenta questa fase vuole riscoprire chi è, cosa significa essere del proprio sesso, sperimentarsi nelle relazioni sociali, considerare aspetti quali il proprio potere, l'essere pazzo o magico, l'essere sano o malato, dare un nome alle sue paure.
(fine quinta parte)
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