La notte è calda ed io alle 5 sono già in piedi e comincio a prepararmi. Sono molto lenta nei movimenti, cerco di non fare rumore e faccio anche un po' fatica a preparare lo zaino; mi sento confusa, per niente entusiasta di affrontare il primo giorno di cammino. Alle 6 mi chiudo la porta dell'ostello alle spalle, mi dirigo verso la Cattedrale e seguo le frecce. L'aria è piuttosto fresca, 16°, indosso il pile, sono contenta per questo. La preoccupazione maggiore quando ero in Italia era il caldo opprimente. Lungo la strada incontro una giovane ragazza che sta tornando a casa dopo una notte "brava", le chiedo di indicarmi la strada per Palazzo San Marco; ci sono già passato l'anno scorso, ma mi sento "persa" ; la ragazza si offre di fare un pezzo di strada insieme a me, è gentile e parliamo un po'. Per quanto giovane si meraviglia della mia intraprendenza per il fatto che sono sola ed io mi meraviglio della sua meraviglia. Leon è una città moderna, vitale, piena di turisti e pellegrini, possibile che questa ragazza che ha trascorso tutta la notte fuori a divertirsi si stupisca che un' altra donna cammini da sola sul cammino di Santiago? Vicino alla Piazza San Marco ci salutiamo, lei per andare a casa a dormire, io per uscire dalla città. Nella periferia, dentro un androne di un palazzo mi accorgo di un giovane ragazzo che si sta masturbando, così alla luce del giorno, senza pudore. Rimango malissimo, mi rattristo di essere stata testimone di questa scena, è stata sgradevole ... proprio all'inizio del cammino. Riuscirò a trovare di nuovo lo spirito del cammnino sperimentato l'anno precedente? C'è uno strappo nella rete ed è necessario cucirlo.

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