giovedì 13 settembre 2018

IL MIO CAMMINO PER SANTIAGO DI COMPOSTELLA . QUINTO GIORNO

Lunedì, 16 luglio 2018 Da Pamplona a Puenta la Reina
Sì, questa è stata decisamente la tappa in cui mi sono sentita per la prima volta una "pellegrina" sul Cammino di Santiago. E' stato un passaggio lento, una trasformazione graduale che si è compiuta giorno dopo giorno. Ho lasciato Pamplona che era già giorno. Stefano questa mattina è piutosto incazzato perchè qualche pellegrino scorretto gli ha rubato i bastoncini, non che avessero un valore particolare, ma è il gesto che amareggia  e fa arrabbiare. Anch'io mi sarei arrabbiata, per me sono uno strumento fondamentale sia quando vado in montagna e anche qui, sul cammino; mi aiutano, mi sostengono, ecc. Stefano decide di aspettare l'apertura di Decathlon per comprarsene un altro paio e quindi ci salutiamo, sicuramente arriverà dopo di noi a Puente la Reina.
Il tempo è giusto, le nuvole coprono il sole e permetteno di non "soffrire" troppo caldo durante l'ascensione all'Alto del Perdon. Il sentiero è immerso fra campi di grano e all'orizzonte una fila di pale eoliche. Prima che inizi la vera e propria salita si incontra la piccola chiesa di San Andres, molto carina e merita una visita; entro per visitarla e farmi fare il primo sigillo della giornata. L'atmosfera è molto intima. Mi racconterà Debora di essersi molto emozionata all'interno della Chiesa e di aver cominciato a piangere per questo, senza un vero e proprio motivo, ma per un fatto istintivo. Anche questo può accadere sul "Camino". Anche a me accadrà diverse volte che le emozioni si trasformini in lacrime benefiche per la mia anima. Accanto alla chiesa c'è anche un bar ristoro, pulito e confortevole che consente di rifocillarsi prima di affrontare la "pettata".

Lungo il sentiero tira vento ed io senza accorgermene perdo il cappello, un sorridente pellegrino "ciclista" sardo me lo riporta in cima all' Alto. Questo banalissimo episodio mi predispone verso un sentimento che esploderà in urla di gioia quando arriverò sull'Alto e mi troverò difronte al bellissimo monumento al pellegrino con la scritta: "Donde se cruza el camino del viento con el de las estrellas". Sono felice e mi sento forte di poter arrivare fino a Puente la Reina. Sull'Alto c'è anche un palo con indicate diverse città e la loro distanza da quel luogo: Santiago de Compostela Km 550, SEUL Km 9700, Nueva York 5800 Km, Sidney 17500 Km....il mio cuore è lì, in Australia dove mio figlio vive da circa un anno con Jess per realizzare la loro grande avventura. Non posso fare a meno di inviargli la foto: sono le 11,27, Dario è 8 ore avanti a me e mi risponde subito, mi chiede quanti chilometri ho percorso, ed io orgogliosa di me stessa gli scrivo "quasi 100 km", esattamente ne ho fatti 90. Prima di arrivare alla meta faccio sosta a Villa Obanos per visitare un'altra chiesa, la Parrocchia di San Juan Bautista e arricchire la mia credenziale con un altro sigillo. A Puente la Reina il gruppo si riunisce all' Albergue Puente. Ermanno e Giacomo hanno molta fame e vanno a cena fuori piuttosto presto.Stefano arriverà più tardi.  Debora, Valeria ed io decidiamo di farci la spesa e cucinare un piatto di pasta. La cucina e la sala pranzo sono accoglienti e puliti. C'è anche la macchina del caffè che eroga bevande calde su richiesta e senza soldi; questo sì che è un bel segno di accoglienza. Anche la colazione del mattino dopo sarà ottima e abbondante.

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