sabato 1 settembre 2018

IL MIO CAMMINO PER SANTIAGO DI COMPOSTELLA. LA PARTENZA

Mercoledì, 11 luglio 2018
Nella mia ricerca del viaggio di andata migliore possibile mi sono affidata a Ryanair che mi proponeva una tratta da Pisa a Londra ad un costo di 20 euro, partendo la mattina alle 6,30 e, dopo una pausa abbastanza lunga, avrei ripreso il volo per Biarritz con arrivo alle 17 circa, ad un costo anche questo accessibile di 50 pounds. Londra Stansted è un aeroporto che ho già frequentato, ma ho dovuto verificare che, causa Brexit, l'ospitalità dei londinesi areoportuali si è fatta piuttosto "freddina".
Prima di attraversare il border il personale addetto ci indicava opposte direzioni a seconda se fossimo dotati di passaporto o carta di identità. I primi avevano un accesso diretto e semplificato al passaggio del border, mentre gli Europei con carta di identità dovevano incanalarsi in una lunga fila. Le file a Londra sono comunque ancora ordinate e scorrono, lentamente, ma scorrono. Dopo aver passato il confine sono andata a  recuperare lo zaino che avevo imballato a Pisa e che quindi dovevo portarmi in collo come un figliolo piccino. I carrelli in aeroporto erano disponibili, come al supermercato, solo se dotati di coin. Particolare a cui non avevo pensato. Alcuni ragazzi, probabilmente più fiduciosi di me, non avevano imballato lo zaino così era più facile per loro spostarsi in aeroporto. Una volta arrivata a Biarritz mi sono diretta alla fermata del bus che mi avrebbe portata a Bayonne dove avrei trascorso la notte prima di arrivare a Saint Jean Pied de Port, paese di partenza per il Cammio di Santiago. A questo punto avevo liberato lo zaino dal celophane che lo imballava e lo avevo indossato; accanto a me alla fermata del bus un giovane ragazzo col quale è iniziata molto spontaneamente una conversazione. Ci siamo riconosciuti, entrambi eravamo diretti per la prima volta a Santiago. Benjamin, 22 anni, originario della Danimarca, veniva da Berlino. Lui non sapeva ancora dove sarebbe andato a dormire, ma era fiducioso, sorridente e positivo, per niente preoccupato. Arrivati in città ci siamo salutati per incontrarci di nuovo dopo cena.
 Lui mi dice di aver trovato un albergo vicino alla stazione  dove dormire, io gli racconto di essere stata alla stazione e di aver comprato il biglietto del bus che sarebbe partito alle 7,41 la mattina seguente.
Abbiamo entrambi voglia di comunicare ed io gli racconto che alla stazione di Bayonne avevo incontrato due ragazze austriache e un ragazzo italiano di Bergamo, Mattia, 36 anni, vestito da "cittadino" ( mentre io per risparmiare sul peso dello zaino ero già vestita da "pellegrina") e con uno zaino di 16 chili sulle spalle. Mattia e le due ragazze austriache avrebbero raggiunto la sera stessa St. Jean PdP, avrebbero dormito in Ostello per essere già sul posto la mattina seguente e partire all'alba.  A me Mattia sembrò un po' troppo euforico e lo zaino di 16 chili un po' troppo pieno, ma si sa il Cammino ti insegna prima di tutto che ognuno ha il "suo" cammino e poi che ogni giudizio deve essere sospeso: ognuno è responsabile di sè e questa è una legge della vita. Salutai Benjamin con l'idea che lo avrei rivisto l'indomani mattina, forse, alla fermata dell'autobus.

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