Già alle 8,30 del mattino è necessario indossare il cappello, il sole picchia; lungo il cammino si trova anche un po' d'ombra, ma soprattutto un gradevole venticello rende il camminare piacevole. Attraverso il paese di Hontanas dove cè una bella piscina pubblica, ma è presto ed è chiusa; il desiderio di fermarmi per una bella nuotata è forte, ma non ho portato con me il costume e quindi si va necessariamente avanti fino alle rovine del convento de San Anton, bellissimo e dove all'interno delle rovine hanno realizzato un Hospital de San Anton Refugio Peregrinos. Incredibile, ma vero! All'interno del giardino del convento c'è una piccola lapide con scritto "l'entrata per la saggezza è riconoscere la nostra ignoranza". Continuo il mio cammino e dopo poco aver attraversato glia archi del convento sulla destra c'è un ristoro (benvenuto!!) dove mi posso sedere e mangiare una gustosissima fetta di cocomero. Mi mancano solo 4 chilometri per arrivare a Castrojeriz, un paese sopra la collina a forma di mezza luna. All'inizio del paese visito la ex Collegiata gotico - romana della Virgen del Manzano, chiamata così perchè, dice la leggenda, che il cavallo con in groppa San Giacomo finì sopra un melo dalle cui cavità uscì la statua della Vergine, che ancora oggi viene venerata nella chiesa. In paese cerco l' "Albergue Rosalia" dove il giorno prima ho prenotato un posto letto. Il posto è carino e accogliente, ma la mia mochilla non si trova lì. Xavier, l'hospitalero, mi tranquillizza, prende il telefono e chiama l'hostello di Hornillos, si accerta che il mio zaino sia sempre lì e dopo chiama Jacotrans; da lì a poco il mio zaino arriverà.

Nessun commento:
Posta un commento