sabato 21 settembre 2019

DA SANTA MARINA AD HOSPITAL

Mercoledì 24 Luglio 2019
Come al solito sveglia alle 6. Stamani la colazione è sostanziosa: un pezzo di empanada col baccalà e un cornetto tostato con marmellata. Camminare oggi non sarà un problema. Il tempo è nuvoloso e quindi anche il caldo non incombe. Anche Valeria si è alzata con me e abbiamo fatto colazione insieme, poi ci siamo accordate che ognuna segua il suo ritmo che tanto ci troveremo ad Hospital dove abbiamo già prenotato il posto letto. Angela che parla spagnolo ha fatto questo per noi. Anche lei si è alzata presto, ha fatto colazione prima di noi e si è incamminata. 
Il paesaggio è bello, si sale in alto fino ad arrivare ad un Mirador dal quale dopo una breve, ma piuttosto impegnativa salita si gode un'ottimo panorama. 
Dopo una breve sosta riprendo il cammino fino ad Olveirola e da qui il sentiero riprende a salire fino ad Hospital. Lungo il sentiero mi capita di incrociare un gruppo enorme di circa 300 adolescenti che camminano in senso contrario al mio; parlano piano, nessuno di loro urla, è quasi un miracolo!    Ad Hospital non c'è molto, giusto il bar della Hospitalera che gestisce anche l'Ostello "O Castelino". Hospital si trova al bivio dove da una parte si va a Muxia e dall'altra a Fisterra. Fuori il bar c'è un cartello che avvisa i pellegrini che per i prossimi 15 km non troveranno ristori e li consiglia di fermarsi a mangiare qui. Io arrivo alle 13, Marina, la hospitalera, mi dice di sedermi e mangiare qualcosa che dopo mi accompagnerà in auto in Ostello. Ci sono altre persone che stanno aspettando "il passaggio" e quindi mi siedo, ordino un boccadillo e una birra, mi rifocillo e aspetto. Dopo aver mangiato Marina  accompagna me e un'altra pellegrina francese in ostello che si trova un poco al di sotto del bar fra le poche case e stalle del paese. A causa delle mosche è quasi vietato aprire porte e finestre, ma, a parte questo piccolo dettaglio l'ostello è carino ed ospitale. C'è anche un piccolo giardino dove poter stendere il bucato ad asciugare. Ci accordiamo che stasera alle 7 ci verrà a riprendere per portarci su al bar dove faremo cena.  Inoltre, buona notizia, il bar sarà aperto fin dalle 6 della mattina. Il meteo mette pioggia per il giorno dopo dalle 5 del mattino e fino alle 14. Penso che mi organizzerò per andare in taxi fino a Muxia. In Ostello faccio amicizia con Marianna, la pellegrina francese; decidiamo di condividere la lavatrice e poi parliamo un po' di tutto. Nel frattempo arriva anche Valeria che si accomoda al piano superiore. Angela che stamani sembrava avanti a noi è l'ultima ad arrivare. Ci racconterà che si è persa e che poi in qualche modo ha ritrovato la strada. Marianna ed io ci accorgiamo che la lavatrice non ha sciacquato e strizzato i nostri vestiti; siamo costrette a farlo a mano, ma il problema è che in questo modo non  saranno asciutti per la mattina seguente anche se tira un po' di vento. La sera prima di cena parlo con la Hospitalera  alla quale spiego il difetto di funzionamento della lavatrice; Marina capisce e ci rimborsa i soldi della lavatrice e in questo modo possiamo asciugare i vestiti in macchina. A cena prevale il buon umore, mangiamo e ridiamo e facciamo programmi per la mattina seguente. Marianna camminerà anche sotto la pioggia, Valeria, Angela ed io prenderemo il taxi fino a Muxia.

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